Questo
blogMagazine
in
rete
esiste
già
dal
2011
per
sviluppare
una
critica
al
concetto
attuale
di
arte contemporanea.
Perchè
nella
nostra
cultura
il
senso
comune
prevalente
continua
a
non
considerare
contemporanea
tutta
l’arte
che
viene
realizzata
oggi,
bensì
solo
un
particolare
gruppo
di
linguaggi,
di
modalità
e
di
tendenze:
quelle,
e
non altre.
E
in
questa
visione
(ormai
quasi
universalmente
imposta)
l'arte
è
definita
contemporanea
solo
in
base
alla
forma,
a
un
gergo
condiviso,
alla
esplicita
appartenenza
a
scelte
di
gusto,
di
scuola
o
di
linea,
da
cui
pregiudizialmente
si
esclude
ogni
tendenza
non
omologata
o
rassegnata alla moda culturale prevalente.
E allora? Allora riprendiamoci il contemporaneo!
Perchè questo
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aggiornato al
4 febbraio 2023
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a Giorgio Seveso
Gli interventi sono impaginati
nell’ordine di arrivo
C’è
un
adagio,
universalmente
conosciuto,
il
quale
ricorda
a
ognuno
di
noi
il
fatto
che
«prima
o
poi
tutti
i
nodi
vengono
al
pettine».
Niente
di
più
vero,
lo
sappiamo.
Presto
o
tardi
infatti
ogni
contraddizione,
ogni
stortura,
ogni
imbroglio
viene
a
galla
e
si
rivela
per
quello
che
è.
Se
diamo
alle
cose
e
alla
storia
il
tempo
che
ci
vuole,
se
esercitiamo
sul
mondo
e
sulla
realtà
che
ci
circondano
una
attenzione
vera
e
non
solo
superficiale,
vediamo
che
moltissime
tra
le
assurdità
e
gli
inghippi,
le
patacche
e
gli
inganni
del
nostro
palcoscenico
vengono
spazzati
via
da
un
vento
di
verità,
o
almeno
di
maggiore
e
più
complessa
comprensione,
mutando
la
loro
natura
e
chiarendo
il
loro
significato reale…
di Giorgio Seveso
Il tema di questo numero
I NODI E
IL PETTINE
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