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da Giorgio Seveso dal 2011 - Codice ISSN 2239-0235
polemiche e proposte sull’arte contemporanea
febbraio 2025
PER TERRA E PER
MARE
Una
mostra
di
Gioxe
De
Micheli
all'Acquario
civico
di
Milano
da
non
perdere !
di Patrizia Gioia
Con
questo
titolo
evocativo
si
è
inaugurata
la
mostra
di
Gioxe
de
Micheli,
e
luogo
mai
così
appropriato
è
stato
l'Acquario
civico
di
Milano
che
consiglio di visitare parallelamente alla mostra.
Gioxe
ha
il
cuore
e
l'abilità
di
toccare
le
diaboliche
malefatte
dell'oggi
con
"le
piccole
mani
che
nemmeno
la
pioggia
ha",
parafrasando
la
bella
poesia di E.E. Cummings.
Con
aria
poetica
Gioxe
snida
"per
mare
e
per
terra"
le
tante
morti
che
quotidianamente
condividiamo,
catturati
tutti
dall'avvelenato
vortice
dove
l'indifferenza
ha
ormai
fatto
casa,
grazie
alla
menzogna
dilagante,
ad
un'informazione
propagandistica
e
alle
malcelate
nefandezze
che
ormai
non
ci
stanno
più
sotto
i
tanti
tappeti
dove
le abbiamo nascoste.
Il
pluralismo
che
ci
chiama
necessita
di
quel
silenzio
che
le
profondità
dell'acqua
e
i
pesci
insegnano,
pluralismo
come
bellezza
della
differenza,
come
accoglimento
e
pietas
di
quell'alterità
che
vive
non
solo
fuori
ma
anche
dentro
di
noi
e
che
ha
un
dannato
bisogno
di
conoscenza e amore.
L'esodo
fa
parte
della
nostra
vita,
ma
queste
migrazioni
sono
l'evidenza
della
nostra
violenza
e
della
nostra
incapacità
sempre
più
collaudata
di
mancanza
totale
di
empatia;
la
tecnologia
che
ormai
ci
guida,
storpia
ogni
giorno
di
più
la
nostra
umanità
e
dovremmo
chiederci,
come
già
fece
Jung
agli
inizi
del
900,
come
mai
cerchiamo
di
evadere su altri mondi.
Perché
stiamo
violentando
il
nostro
pianeta,
riempiendo
i
mari
di
spazzatura
e
deprivando
la
madre
terra
dei
suoi
buoni
e
sani
semi?
Cosa
vogliamo
conquistare
se
ancora
non
conosciamo
chi siamo?
"
Non
ci
sono
più
maestri
né
discepoli"
-
ci
dice
Panikkar
-
manca
lo
stupore
e
la
voglia
di
imparare.
Prevale
l'opinione
sulle
domande
da
porre.
Tutti
hanno
persuasioni
da
mettere
in
campo.
Chi
ascolta?
Nessuno,
il
"sapere
di
non
sapere " sembra sparito dal mondo ".
Gioxe
in
tutto
il
suo
lavoro,
ci
aiuta
e
ci
chiede
di
fermarci;
dovremmo
tutti
imparare
a
meditare
e
ritessere
quel
tessuto
che
Gioxe
così
bene
ogni
volta
ritesse
anche
per
noi.
Oggi
più
che
mai
è
necessario
smettere
di
divertirci
(quel
continuo
insulso
divertimento
così
ben
alimentato
da
tv
e
chiacchiere)
e
tornare
a
convertirci.
Spostare
l'energia
da
fuori
a
dentro
di
noi,
perché
è
dentro
di
noi
quel
cuore
che
sa
conoscere
cosa
davvero
ci
fa
bene,
ci
rende
generosi
e
consapevoli
e
responsabili.
Così
da
tornare
comunità
e
insieme
"per
mare
e
per
terra"
chiedere
perdono
al
bene
che
ignoriamo
e
che
ogni
giorno
lasciamo
affondare
insieme
ai
tanti
cappelli,
agli
aquiloni,
alle
valige,
ai
piccoli
giochi che chiedono il nostro ritorno all'umano.
Acquario Civico di Milano
Mostra a cura di Francesca Pensa
fino al 9 marzo 2025
Sito di GIOXE DE MICHELI
E’ ben vero che questa
recensione non implica
direttamente il tema del
numero, e tuttavia,
conoscendo molto bene e da
gran tempo il pittore cui è
riferita, mi è sembrata
particolarmente significativa
perchè da sempre la mira
poetica del Gioxe (la sua
«utopia») è di tenere nel
centro dell’immaginazione e
della metafora il tema della
realtà…
G.S.