INTERVENTI
Riprendiamoci il
contemporaneo
Queste pagine online esistono
per sviluppare una critica al
concetto attuale di arte
contemporanea.
Perchè nella nostra cultura, il
senso comune ormai
prevalente non considera arte
contemporanea tutto ciò che
viene realizzato oggi, bensì
solo un particolare gruppo di
linguaggi, di modalità e di
tendenze, quelle, e non altre.
E in questa visione (ormai
quasi universalmente
accettata) l'arte è definita
contemporanea solo in base
alla forma, a un gergo
condiviso, all’appartenenza a
scelte di gusto, di scuola o di
linea, da cui pregiudizialmente
si esclude ogni tendenza non
omologata o rassegnata alla
moda culturale prevalente.
E allora?
E allora riprendiamoci il
contemporaneo...
Come funziona
Ogni numero propone un
tema generale, e gli
interventi aumentano con il
trascorrere del tempo.
Visitaci spesso per leggere
le novità, e consulta
l’Archivio per i numeri
passati...
Codice ISSN 2239-0235
Brutti
cattivi
&
La salute dell’arte...
A Torino, il 31 gennaio scorso, a
Palazzo Chiablese viene inaugurata
la mostra “Doppio sogno. Da Warhol
a Hirst, da De Chirico a Boetti”.
Il pubblico si complimenta...
RIFLESSIONI, POLEMICHE, PROPOSTE DI ARTE CONTEMPORANEA
&
SPAZIO FOTOGRAFIA
a cura di Pio Tarantini
Ambiguità del
contemporaneo
Ancora l’arte, ancora la fotografia.
Nel 2006 Pio Tarantini ne scriveva
senza la paura del “politicamente
scorretto”, e ancora oggi le sue
parole non cedono all’ovvio...
SOMMARIO
Foto
grafia
Questo sito online è
realizzato da Giorgio
Seveso per esclusivo
esercizio di passione
culturale, affiancato con
apporto puntuale di
idee e di riflessioni da
amici artisti, critici,
operatori culturali e
persone che da anni
avvertono un affine
disagio nei confronti
degli scenari artistici
del contemporaneo
italiano e
internazionale.
&
Mostre
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c/o Giorgio Seveso
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PATACCHE, FALSI MITI E
DECRESCITA
Dove un articolo su Repubblica può dare il titolo e il
tono a questo numero del riContemporaneo
di Giorgio Seveso
È troppo bello trovare su un grande quotidiano a diffusione
nazionale e popolare qualcosa che ti fa capire come le idee
di fondo sostenute dalla nostra blog/rivista sono anche
quelle di uno studioso di rinomanza planetaria come Jean
Clair. Noi certo lo sapevamo (e lo dicevamo) già, ma se è
vero che gutta cavat lapidem è anche ovvio che più grossa
e importante è la goccia maggiori saranno gli effetti
escavatori esercitati sulla dura pietra delle percezioni
d'oggi! Dunque, ecco perché qui accanto abbiamo deciso
di riproporre, come una lunga citazione, l'intero articolo di
Clair su la Repubblica, per ripensarlo e rimeditarlo tutti
insieme.
Soprattutto per le parti e le direzioni d'indagine che una tale
linea di pensiero sottintende, senza ancora citarle o
evocarle direttamente... [continua a leggere...]
La copertina
The Disasters
Una mostra torinese di linguaggi
plurali, che si rivolge ai sensi degli
spettatori ma anche ai problemi
della società contemporanea...
Licenza
Creative Commons
Iniziativa
in rete
da gennaio 2012
Non fa notizia
La scomparsa di Giancarlo
Cazzaniga, tenero poeta di immagini
e colori commossi e commoventi, è
passata inosservata per la grande
maggioranza degli organi di
informazione...
Quando le parole durano nel tempo...
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OPINIONI
(in ordine di arrivo)
La sindrome del feticcio
A Palazzo Fava a Bologna, uno
dei capolavori di Vermeer è al
centro di una vera e propria
adorazione di massa.
Ma è vera cultura?
Ecco di nuovo in azione
l’arte-feticcio!...
Ancora una volta file e file di
spettatori frementi per passare
qualche attimo a tu per tu...
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Guido Oldani e il suo
realismo terminale
Quando un poeta riflette sull’arte e
sul contemporaneo...