numero
UN APPELLO
PER IL CESSATE
IL FUOCO
IN UCRAINA
Condividiamo
le
forti
preoccupazioni
per
l’escalation
del
conflitto
tra
Russia
e
Ucraina
e
per
il
minacciato
ricorso
all’uso
di
armi
nucleari.
Facciamo appello affinché:
Cessi
il
fuoco
e
contestualmente
si
neutralizzi
qualsiasi
discorso
sull’uso di bombe nucleari.
Hiroshima
è
stata
una
pedagogia
universale,
non
è
stata
solo
un
fatto
militare
ma
un
monito
per
l’umanità
che
ha
trasformato
qualsiasi
visione
di
confronto
armato.
Questo
non
ha
impedito
la
proliferazione
di
guerre
locali
nel
mondo,
ciascuna
con
una
sua
realtà
storica
che
va
conosciuta
e
tolta
da
ogni
dimensione
aggressiva
e
violenta.
Per
quanto
riguarda
l’Ucraina
il
processo
che conduce a una vera pace può essere visto attraverso due fasi.
Da
una
parte,
l’immediata
cessazione
del
fuoco
garantita
internazionalmente e senza condizioni da parte di alcuno.
Dall’altra,
l’apertura
di
trattative
per
risolvere
pacificamente
i
contrasti,
consapevoli
che
i
contendenti
potrebbero
rendere
difficili
le
trattative
medesime.
Queste
devono
svolgersi
dunque
in
una
dimensione
internazionale
alla
quale
sono
chiamati
l’ONU,
l’Unione Europea e le grandi potenze mondiali.
Che
senso
generale
può
avere
questa
trattativa?
Il
suo
successo
è
in
larga
parte
derivato
da
una
prospettiva
di
pace
nel
mondo.
La
condizione
è
che
vada
in
obsolescenza
la
catena
nazione-stato-
potenza.
A
questa
costruzione
storica
si
deve
opporre
una
visione
mondiale
realizzata
in
opposizione
agli
Stati
intesi
come
ideologie
nazionaliste e come potenze.
Una
visione
politica
mondiale
corrisponde
alle
esigenze
di
salvezza
del
pianeta
e
di
riconoscimento
dei
diritti
alla
vita
dei
suoi abitanti.
La
guerra
è
una
tragica
eredità
storica
ma
il
momento
attuale
può
essere
l’occasione
per
un
nuovo
inizio.
Questo
dovrebbe
essere
l’unione
della
pace
con
una
prospettiva
ecologica
valida.
Entrambe
le
condizioni
sono
fondamentali
per
garantire
una
vita
possibile sul pianeta.
Hanno fin’ora firmato:
Fulvio Papi (filosofo)
Jacopo Muzio Treccani (architetto)
Deianira Amico (storica dell'arte)
Livio Senigalliesi Photoreporter (fotografo)
Graziella Tonon (urbanista)
Giancarlo Consonni (urbanista e poeta)
Dijana Pavlovic (portavoce movimento culturale)
Paolo Cagna Ninchi (pres. ass. culturale)
Giorgio Seveso (critico d’arte)
Silvia Agliotti (gallerista)
Luca Cortese Fotografo (fotografo)
Davide Borsa (storico dell'architettura)
Adelio Rigamonti (poeta)
Antonello Boatti (architetto)
Silvia Paolini (architetto)
Maurizia Lovetti (attrice)
Luca Sartini (artista)
Valerio Bongiorno (attore)
Claudia Pinelli (scrittrice)
Monica Luchi (psicoanalista)
Camilla Masciadri (architetto)
Marco Grassi Pho (artista)
Alessandro Balducci (attore)
Virgilio Patarini (curatore)
Giusy Tigano (curatrice)
Gianni Maffi (fotografo)
Pio Tarantini (fotografo)
Dina Caprara (ricercatrice musicale)
Matteo Amato (fotografo)
Sauro Sorana (fotografo)
Lello Ceravolo (attore)
Gabriele Scaramuzza (filosofo)
ri
Contemporaneo
.org
|
opinioni, polemiche, proposte sull’
arte contemporanea
ri
Contemporaneo
.org
polemiche e proposte
sull’arte contemporanea
UN APPELLO
PER IL CESSATE
IL FUOCO
IN UCRAINA
Condividiamo
le
forti
preoccupazioni
per
l’escalation
del
conflitto
tra
Russia
e
Ucraina
e
per
il
minacciato
ricorso
all’uso
di
armi
nucleari.
Facciamo appello affinché:
Cessi
il
fuoco
e
contestualmente
si
neutralizzi
qualsiasi
discorso
sull’uso
di
bombe nucleari.
Hiroshima
è
stata
una
pedagogia
universale,
non
è
stata
solo
un
fatto
militare
ma
un
monito
per
l’umanità
che
ha
trasformato
qualsiasi
visione
di
confronto
armato.
Questo
non
ha
impedito
la
proliferazione
di
guerre
locali
nel
mondo,
ciascuna
con
una
sua
realtà
storica
che
va
conosciuta
e
tolta
da
ogni
dimensione
aggressiva
e
violenta.
Per
quanto
riguarda
l’Ucraina
il
processo
che
conduce
a
una
vera
pace
può
essere
visto
attraverso due fasi.
Da
una
parte,
l’immediata
cessazione
del
fuoco
garantita
internazionalmente
e
senza
condizioni da parte di alcuno.
Dall’altra,
l’apertura
di
trattative
per
risolvere
pacificamente
i
contrasti,
consapevoli
che
i
contendenti
potrebbero
rendere
difficili
le
trattative
medesime.
Queste
devono
svolgersi
dunque
in
una
dimensione
internazionale
alla
quale
sono
chiamati
l’ONU,
l’Unione
Europea
e
le
grandi
potenze
mondiali.
Che
senso
generale
può
avere
questa
trattativa?
Il
suo
successo
è
in
larga
parte
derivato
da
una
prospettiva
di
pace
nel
mondo.
La
condizione
è
che
vada
in
obsolescenza
la
catena
nazione-stato-
potenza.
A
questa
costruzione
storica
si
deve
opporre
una
visione
mondiale
realizzata
in
opposizione
agli
Stati
intesi
come
ideologie
nazionaliste
e
come
potenze.
Una
visione
politica
mondiale
corrisponde
alle
esigenze
di
salvezza
del
pianeta
e
di
riconoscimento
dei
diritti
alla
vita
dei
suoi
abitanti.
La
guerra
è
una
tragica
eredità
storica
ma
il
momento
attuale
può
essere
l’occasione
per
un
nuovo
inizio.
Questo
dovrebbe
essere
l’unione
della
pace
con
una
prospettiva
ecologica
valida.
Entrambe
le
condizioni
sono
fondamentali
per
garantire
una
vita
possibile sul pianeta.
Hanno fin’ora firmato:
Fulvio Papi (filosofo)
Jacopo Muzio Treccani (architetto)
Deianira Amico (storica dell'arte)
Livio Senigalliesi Photoreporter (fotografo)
Graziella Tonon (urbanista)
Giancarlo Consonni (urbanista e poeta)
Dijana Pavlovic (portavoce mov.culturale)
Paolo Cagna Ninchi (pres. ass. culturale)
Giorgio Seveso (curatore e critico d’arte)
Silvia Agliotti (gallerista)
Luca Cortese Fotografo (fotografo)
Davide Borsa (storico dell'architettura)
Adelio Rigamonti (poeta)
Antonello Boatti (architetto)
Silvia Paolini (architetto)
Maurizia Lovetti (attrice)
Luca Sartini (artista)
Valerio Bongiorno (attore)
Claudia Pinelli (scrittrice)
Monica Luchi (psicoanalista)
Camilla Masciadri (architetto)
Marco Grassi Pho (artista)
Alessandro Balducci (attore)
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