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| © blogMagazine pensato, realizzato e pubblicato in rete da Giorgio Seveso  dal 2011   |    Codice ISSN 2239-0235 |

Ottobre 2020

HOLOCAUST

Due acqueforti/acquetinte di Giancarlo Pozzi A febbraio-marzo del 2020 a Chișinău presso il Museo Nazionale d'Arte della Moldavia si è tenuto un’importante simposio di incisori internazionali sul tema dell’Olocausto. Pensando agli attuali grandi pericoli che minacciano il nostro pianeta e al vortice di guerra e violenze in cui siamo immersi, Pozzi stigmatizza il suo pensiero inviando queste due immagini che avevano partecipato a quella grande mostra internazionale. La vicenda dell’Olocausto resta infitta nella coscienza dell’umanità, monito e simbolo dolente di ogni prevaricazione, di ogni disumanità di cui siamo capaci…

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14 Giancarlo Pozzi  Nasce nel 1938 a Castellanza dove tutt'oggi vive e lavora. Inizia a dipingere giovanissimo e fa diversi mestieri: falegname, modellista, disegnatore per tessuti. Nel 1961 entra come calcografo nel laboratorio dell'editore d'arte Giorgio Upiglio, dove ha l'opportunità di lavorare fianco a fianco con artisti di fama internazionale come Giacometti, Lam, Alekinsky, Baj e più avanti anche Marini, Fontana, Vedova, de Chirico e tanti altri. In questo periodo diviene uno dei più importanti specialisti di acquaforte e litografia.  Con gli amici pittori Bianchi, Luraschi, Simonetta fonda il gruppo "NO! 1963" che precorre i tempi, manifestando un disagio sociale che di lì a poco sarebbe sfociato in tutta Europa con la contestazione studentesca.
Giancarlo Pozzi, Holocaust 1, 2019. acquaforte/acquatinta Giancarlo Pozzi, Holocaust 2, 2019. acquaforte/acquatinta

polemiche e proposte sull’arte contemporanea

14

Ottobre 2020

HOLOCAUST

Due acqueforti/acquetinte di Giancarlo Pozzi A febbraio-marzo del 2020 a Chișinău presso il Museo Nazionale d'Arte della Moldavia si è tenuto un’importante simposio di incisori internazionali sul tema dell’Olocausto. Pensando agli attuali grandi pericoli che minacciano il nostro pianeta e al vortice di guerra e violenze in cui siamo immersi, Pozzi stigmatizza il suo pensiero inviando queste due immagini che avevano partecipato a quella grande mostra internazionale. La vicenda dell’Olocausto resta infitta nella coscienza dell’umanità, monito e simbolo dolente di ogni prevaricazione, di ogni disumanità di cui siamo capaci…
Giancarlo Pozzi, Holocaust 1, 2019. acquaforte/acquatinta Giancarlo Pozzi, Holocaust 2, 2019. acquaforte/acquatinta Giancarlo Pozzi  Nasce nel 1938 a Castellanza dove tutt'oggi vive e lavora. Inizia a dipingere giovanissimo e fa diversi mestieri: falegname, modellista, disegnatore per tessuti. Nel 1961 entra come calcografo nel laboratorio dell'editore d'arte Giorgio Upiglio, dove ha l'opportunità di lavorare fianco a fianco con artisti di fama internazionale come Giacometti, Lam, Alekinsky, Baj e più avanti anche Marini, Fontana, Vedova, de Chirico e tanti altri. In questo periodo diviene uno dei più importanti specialisti di acquaforte e litografia.  Con gli amici pittori Bianchi, Luraschi, Simonetta fonda il gruppo "NO! 1963" che precorre i tempi, manifestando un disagio sociale che di lì a poco sarebbe sfociato in tutta Europa con la contestazione studentesca.