12/11/2020
PANDEMIA
di Achille Guzzardella
Questa
pandemia
è
un
diavolo,
è
qualcosa
che
si
è
impossessato
di noi.
Ci porta via i fratelli, ci è entrata nel pensiero.
È
qualcosa
di
ossessivo
che
ci
turba
e
che
irretisce
la
mente
ogni
giorno e ci lacera il pensiero.
Morti
e
poi
morti,
esseri
che
se
ne
vanno,
cari
tutti,
e
noi
a
pensare inermi nelle nostre case
chiusi
come
crisalidi
nei
loro
bozzoli,
chiusi
nella
nostra
mente
come profughi nel deserto.
Questa
pandemia
che
colpisce
i
buoni,
i
deboli,
i
vecchi,
che
entra
di
prepotenza
nella
Storia,
nel
fare
di
tutti,
che
crea
sconforto
e
ansia
in
ognuno,
che
dà
amarezza
ogni
giorno,
ogni
ora,
che
lascia attoniti e provoca sgomento, tristezza e solitudine.
Questa pandemia che sembra non passare mai,
questo
mostro
nascosto
che
si
manifesta
subdolo
quando
vuole,
che
divora
i
corpi
e
le
menti,
che
fà
tutti
prigionieri,
che
toglie
la
spontaneità
del
vivere,
che
logora
le
coscienze
e
intristisce
i
cuori.
Che
costringe
l’uomo
a
una
battaglia
emotiva
quotidiana, nel giorno e nella notte,
che
provoca
momenti
di
desolazione
dello
spirito,
che
provoca
dolori
nei
corpi
e
ossessiona
l’intelletto.
Fermezza,
speranza
e
preghiera
sembrano
l’unico rimedio ad essere possibile.