numero

| © blogMagazine pensato, realizzato e pubblicato in rete da Giorgio Seveso  dal 2011   |    Codice ISSN 2239-0235 |

Novembre 2022

PER UNA NUOVA

SOPHIA

di Giuseppe Donolato

“Quel che muta e funziona, resta.” Compare poca ontologia in questo assunto che, nella sua brevità, riassume il nucleo centrale delle speculazioni evoluzionistiche e funzionalistiche. Confesso d’aver subito il fascino di tali teorie trasversali alla biologia, alla psicologia e alla sociologia per la loro semplice capacità interpretativa e orientativa in un mondo in cui le narrazioni, relative alla sua comprensione, si sono così moltiplicate da sembrare, in molti frangenti, troppe. Vero o falso, giusto o ingiusto, morale o perverso? Il mondo d’oggi se è, è perché funziona? A dire di qualcuno, oggi funziona ed è il migliore dei mondi possibili. Chiaramente quel qualcuno appartiene alla schiera di chi sostiene tale valutazione, ne gode i vantaggi e non considera teleologicamente l’importanza del futuro. Sarà in quel tempo che l’irrisolto comparirà? Sarà allora che i nodi verranno al pettine e l’odierna mancanza di visione comprometterà la teoria? Probabilmente sì, e con un enorme rischio. L’evoluzione può chiamarsi allo stesso tempo involuzione e non cambiare le leggi dell’Universo. E per l’umanità invece rappresentare l’autodistruzione. Gli ecosistemi sempre più fragili, l’incuria verso la salute globale, la disattenzione costante verso le modalità aggressive insite nella psiche umana, unite a quelle che qualche saggio considera oramai le dittature della Tecnica, rendono necessaria una visione olistica della politica, dell’economia e della tecnica stessa. Per questo abbiamo bisogno di integrare il mondo in una concezione più ampia, e in fretta. In fondo, ancora una volta, abbiamo bisogno di Cultura. O meglio, di una nuova Sophia. _______ Sophia, nella Grecia antica, è la personificazione del sapere

riContemporaneo.org | opinioni, polemiche, proposte sull’arte contemporanea

4 Giuseppe Donolato  Nato nel 1956 a Piove di Sacco (Padova), è pittore e poeta.

polemiche e proposte sull’arte contemporanea

4 Giuseppe Donolato  Nato nel 1956 a Piove di Sacco (Padova), è pittore e poeta.

Novembre 2022

PER UNA NUOVA

SOPHIA

di Giuseppe Donolato

“Quel che muta e funziona, resta.” Compare poca ontologia in questo assunto che, nella sua brevità, riassume il nucleo centrale delle speculazioni evoluzionistiche e funzionalistiche. Confesso d’aver subito il fascino di tali teorie trasversali alla biologia, alla psicologia e alla sociologia per la loro semplice capacità interpretativa e orientativa in un mondo in cui le narrazioni, relative alla sua comprensione, si sono così moltiplicate da sembrare, in molti frangenti, troppe. Vero o falso, giusto o ingiusto, morale o perverso? Il mondo d’oggi se è, è perché funziona? A dire di qualcuno, oggi funziona ed è il migliore dei mondi possibili. Chiaramente quel qualcuno appartiene alla schiera di chi sostiene tale valutazione, ne gode i vantaggi e non considera teleologicamente l’importanza del futuro. Sarà in quel tempo che l’irrisolto comparirà? Sarà allora che i nodi verranno al pettine e l’odierna mancanza di visione comprometterà la teoria? Probabilmente sì, e con un enorme rischio. L’evoluzione può chiamarsi allo stesso tempo involuzione e non cambiare le leggi dell’Universo. E per l’umanità invece rappresentare l’autodistruzione. Gli ecosistemi sempre più fragili, l’incuria verso la salute globale, la disattenzione costante verso le modalità aggressive insite nella psiche umana, unite a quelle che qualche saggio considera oramai le dittature della Tecnica, rendono necessaria una visione olistica della politica, dell’economia e della tecnica stessa. Per questo abbiamo bisogno di integrare il mondo in una concezione più ampia, e in fretta. In fondo, ancora una volta, abbiamo bisogno di Cultura. O meglio, di una nuova Sophia. _______ Sophia, nella Grecia antica, è la personificazione del sapere