numero

novembre 2024

NON DIMENTICHIAMO

LA VIOLENZA

di Luisella Deiana Patetta Caro Giorgio, ci provo, ma mi è difficile scrivere oggi di utopia, oggi nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, quando le statistiche ci dicono che viene uccisa una donna ogni due giorni e mezzo! Soffro per il destino di tutte quelle che sono piagate e piegate da governi illiberali, usate in guerra per vendette. Le brutalità e gli stupri ci vengono ormai raccontati quasi quotidianamente. Ho l'impressioneche ci sia in atto una regressione culturale tremenda, e che manchi uno scatto di coscienza che dovrebbe far riflettere tutti sulle responsabilità di questa orrenda violenza . Spesso, amareggiata, penso ai problemi che oggi hanno le donne, che prima in maniera tradizionale minimizzavano per dare spazio agli uomini, alla loro carriera, al loro successo. Ora la mia utopia mi fa sperare in uomini che dovrebbero essere capaci di fare altrettanto per le donne e per i loro problemi, condividendoli fino in fondo; dovrebbero farli diventare propri, assumendo anche loro le faticose responsabilità di cura dei figli, dei nonni, dei malati, e ringraziare per il contributo prezioso che le donne danno oggi alla società con il loro lavoro, i loro studi, la loro diversa sensibilità, che ha aperto e apre a nuove spinte ideologiche. Se in tempi non lontani le donne che denunciavano le violenze subite venivano trasformate nei processi da accusatrici ad accusate, negli anni, attraverso manifestazioni sofferte, osteggiate, relegate spesso ai margini, molte di loro hanno avuto la forza di ridisegnare un loro ruolo nella società. Mi domando chi mai oggigiorno, riuscirà a far passare la cosapevolezza che anche chi non può manifestare ha diritto di ascolto. Mi riferisco alle minoranze che non hanno voce, agli animali, all'ambiente, alla nostra terra . Da anni,prediligo nel dipingere, figure femminili, donne che lavorano, studiano, riflettono, cercano un nuovo equilibrio, scrivono nuove pagine di storia... Mi piacerebbe che nella realtà tutte le donne potessero realizzarsi, sorrette dalla struttura di una società più attenta. Sogno, poi, soprattutto un mondo nel quale ci sia rispetto per tutti ma proprio tutti gli esseri viventi. L'artista che cerca di vivere la vita raffinandosi, esigendo da se stesso autenticità, umanità e capacità di testimoniare il tempo che vive, è spesso in crisi, per le difficoltà che incontra nella nostra società. Ma se poi l'artista è anche donna ,difficilmente riesce ad avere possibilità di riconoscimenti e smuovere un sistema che certo non la privilegia. Ricordo una frase che mi disse una volta il caro Mario De Micheli: "La vita dell'artista è difficile, se poi questo artista è una donna... Coraggio!»

riContemporaneo.org | opinioni, polemiche, proposte sull’arte contemporanea

Luisella Deiana Patetta  Pittrice nata ad Alghero, vive e lavora a Milano. Ha studiato alle Accademie di BB.AA con Franco Gentilini, Domenico Cantatore e Marino Marini. 19 | © blogMagazine pensato, realizzato e pubblicato in rete da Giorgio Seveso  dal 2011   |    Codice ISSN 2239-0235 |
Luisella Deiana Patetta, acquaforte Luisella Deiana Patetta, "Cercando un riparo", 2024 Luisella Deiana Patetta, "Tumulto interiore", 2024 Luisella Deiana Patetta, "Autoritratto", 2024

polemiche e proposte sull’arte contemporanea

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novembre 2024

NON

DIMENTICHIAMO

LA VIOLENZA

di Luisella Deiana Patetta Caro Giorgio, ci provo, ma mi è difficile scrivere oggi di utopia, oggi nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, quando le statistiche ci dicono che viene uccisa una donna ogni due giorni e mezzo! Soffro per il destino di tutte quelle che sono piagate e piegate da governi illiberali, usate in guerra per vendette. Le brutalità e gli stupri ci vengono ormai raccontati quasi quotidianamente. Ho l'impressioneche ci sia in atto una regressione culturale tremenda, e che manchi uno scatto di coscienza che dovrebbe far riflettere tutti sulle responsabilità di questa orrenda violenza . Spesso, amareggiata, penso ai problemi che oggi hanno le donne, che prima in maniera tradizionale minimizzavano per dare spazio agli uomini, alla loro carriera, al loro successo. Ora la mia utopia mi fa sperare in uomini che dovrebbero essere capaci di fare altrettanto per le donne e per i loro problemi, condividendoli fino in fondo; dovrebbero farli diventare propri, assumendo anche loro le faticose responsabilità di cura dei figli, dei nonni, dei malati, e ringraziare per il contributo prezioso che le donne danno oggi alla società con il loro lavoro, i loro studi, la loro diversa sensibilità, che ha aperto e apre a nuove spinte ideologiche. Se in tempi non lontani le donne che denunciavano le violenze subite venivano trasformate nei processi da accusatrici ad accusate, negli anni, attraverso manifestazioni sofferte, osteggiate, relegate spesso ai margini, molte di loro hanno avuto la forza di ridisegnare un loro ruolo nella società. Mi domando chi mai oggigiorno, riuscirà a far passare la cosapevolezza che anche chi non può manifestare ha diritto di ascolto. Mi riferisco alle minoranze che non hanno voce, agli animali, all'ambiente, alla nostra terra . Da anni,prediligo nel dipingere, figure femminili, donne che lavorano, studiano, riflettono, cercano un nuovo equilibrio, scrivono nuove pagine di storia... Mi piacerebbe che nella realtà tutte le donne potessero realizzarsi, sorrette dalla struttura di una società più attenta. Sogno, poi, soprattutto un mondo nel quale ci sia rispetto per tutti ma proprio tutti gli esseri viventi. L'artista che cerca di vivere la vita raffinandosi, esigendo da se stesso autenticità, umanità e capacità di testimoniare il tempo che vive, è spesso in crisi, per le difficoltà che incontra nella nostra società. Ma se poi l'artista è anche donna ,difficilmente riesce ad avere possibilità di riconoscimenti e smuovere un sistema che certo non la privilegia. Ricordo una frase che mi disse una volta il caro Mario De Micheli: "La vita dell'artista è difficile, se poi questo artista è una donna... Coraggio!»
Luisella Deiana Patetta  Pittrice nata ad Alghero, vive e lavora a Milano. Ha studiato alle Accademie di BB.AA con Franco Gentilini, Domenico Cantatore e Marino Marini. Luisella Deiana Patetta, acquaforte