Novembre 2022
UN GRIDO DI ALLERTA
di Franco Tarantino
Caro
Giorgio,
capita
a
fagiolo
il
tuo
invito
a
collaborare
e
contribuire
al
risveglio
degli
animi
assopiti
che,
se
pur
confusi
e
meravigliati,
si
trovano
dinanzi
ad
avvenimenti
mai
visti
nello
svolgersi del tempo.
La
Natura
si
ribella
alla
indifferenza
dell'uomo
che
malgrado
ciò,
imperterrito,
prosegue
tra
una
polemica
e
l'altra
a
non
prendere
responsabilmente
l’iniziativa
di
provvedere
ad
arginare
i
danni
che
via
via
producono
inesorabilmente
degrado
e
morte
del
globo.
Non
voglio
dire
che
tutto
è
perduto,
ma
è
necessario
e
urgente
che
gli
organi
preposti
ai
controlli
si
spingano
davvero
a
porre
rimedio
a
questo
lento
precipitare
delle
cose.
Bisogna
che
tutti
noi
possiamo
denunciare
e
operare
azioni
risolutive
a
che
il
"globo'"
possa
riacquistare
le
caratteristiche
della
sanità
e
del
bel
vivere.
Non
posso
che
inserire
nel
contesto
un
grido
di
"allerta"
a
tutti
gli
artisti
(pittori,
scultori,
grafici
eccetera)
affinché
possano
operare,
ognuno
nel
proprio
ambito,
azioni
e
opere
a
favore
della
Natura.
Devo
dire
che
personalmente
ho
svolto
una
azione
continua
a
favore
della
Natura
e
molte
opere
sono
state
dedicate
ad
essa
nella
convinzione
di
produrre
stimoli
utili
alla
difesa
di
ciò
che
ci
è
stato
donato
dal
Padreterno.
Certo,
l'artista
del
nuovo
millennio
è
scomparso.
L'eredità
di
macerie
che
abbiamo
ereditato
da
un
passato
prossimo,
quello
degli
ultimi
cinquant’anni,
ha
ucciso
la
riconoscibilità
dell'opera
e
quindi
causato
lo
svilimento
dei suoi contenuti.
L'artista
pare
sempre
più
un
essere
dai
contorni
confusi
da
quando
la
società
gli
ha
negato
un
ruolo
utile
e
credibile,
spoliandolo
del
ruolo
di
mediatore
della
cultura.
Siamo
sempre
più
in
lotta
fra
di
noi,
incapaci
di
mantenere
un
dialogo
attivo
e
con
la
società.
Quindi
siamo poco attendibili ma speranzosi in un domani migliore.
Malgrado
ciò,
un
museo
prestigioso
come
La
Permanente
di
Milano
ha
organizzato
nel
periodo
giugno-luglio
scorsi
una
bellissima
mostra
sul
tema
delle
"Energie
rinnovabili",
capace
di
stimolare
il
pubblico
a
pensare,
e
magari
anche
a
immaginare
accorgimenti
utili
a
fermare
il
lento
e
inesorabile
declino
del
tempo.
In
quella
rassegna
avevo
esposto
un’opera
intitolata:
"Fonti
rinnovabili",
già
presente
in
un’altra
mostra
del
2012
che
avevo
organizzata
con
il
titolo
"Semper
Energetica",
in
occasione
del
cinquantesimo anniversario della nascita dell’ ENEL.