Leggi... Leggi... Leggi... Leggi... Leggi... Leggi... Leggi... Qui trovi i numeri pregressi Leggi... Leggi... Leggi... Leggi... Leggi... Leggi... Aspetto il tuo intervento... Torna alla pagina principale... INTERVENTI Il pulsante AGGIORNA Clicca spesso il pulsante Aggiorna del tuo navigatore per essere certo di vedere i testi aggiunti dalla tua ultima visita SOMMARIO   RIFLESSIONI, POLEMICHE, PROPOSTE DI ARTE CONTEMPORANEA                                                                      Per Gabriele Basilico La scomparsa del celebre fotografo italiano Il 13 febbraio 2013 è mancato Gabriele Basilico un protagonista della fotografia italiana contemporanea. Basilico ha costruito nel corso degli ultimi decenni, a partire dalla metà degli anni settanta, un corpus compatto di progetti segnati tutti da una cifra stilistica fortemente compatta e omogenea, discendente diretta di una iconografia classica, soprattutto italiana, che ha le sue radici nella prospettiva geometrica rinascimentale e che ha avuto in fotografia, a cavallo tra otto e novecento, nel cosiddetto "stile Alinari" un punto fermo di riferimento. Ma se lo "stile Alinari" si imponeva soprattutto per motivi pratici legati alla divulgazione e restava in un limbo puramente descrittivo, Basilico ha trasformato questa sua visione analitico-descrittiva - secondo una fortunata definizione di Arturo Carlo Quintavalle - in uno stile personale fortemente caratterizzato e caratterizzante tanto da aver dato luogo a un vero e proprio modus operandi "alla Basilico" perseguito da decine di fotografi che a lui si sono ispirati. Scrivevo su di lui in altra occasione: "[…] Su un piano iconografico più tradizionale si colloca invece Gabriele Basilico, al quale possiamo ricondurre la terza tendenza della fotografia italiana di paesaggio: l'uso rigoroso del bianco e nero, della descrizione geometrica, dello sguardo fotograficamente puro sul mondo, caratterizzano il suo lavoro che si è imposto a livello internazionale come la risposta più netta a chi predica la fine della fotografia. I suoi paesaggi post-industriali, ma anche quelli urbani e naturali, si sviluppano per costruire un'epica: dalle sue metafisiche fabbriche e ambienti metropolitani, alla limpidità delle sue visioni paesaggistiche, alle rappresentazioni del paesaggio industriale e a quelle più apocalittiche di Beirut distrutta dalla guerra, il suo lavoro si dispiega come una sinfonia visiva asciutta, nel solco dei grandi paesaggisti americani." Non mi dilungo sulle sue caratteristiche di disponibilità umana e professionale, sottolineate da tutti gli amici che hanno voluto scrivere o testimoniare a voce il loro ricordo, rintracciabili nel blog del GRIN ((Gruppo Redattori Iconografici Nazionale): basti dire che la sua scomparsa ha avuto una vasta eco e una partecipazione inusuale nel modo della fotografia: dalle testimonianze degli amici e colleghi ai ricordi sui grandi quotidiani nazionali, alla grande partecipazione che ne ha segnato il saluto in Triennale. Questa grande attenzione - al di là del dolore personale dei suoi amici più cari, dei colleghi, di quanti lo hanno conosciuto - è significativa di un mutamento in corso nella percezione, non soltanto degli addetti ai lavori ma di un vasto pubblico, che si ha del ruolo della fotografia oggi in Italia.  Pio Tarantini Gabriele Basilico (1944-2013) Comincia a fotografare per passione mentre studia e si laurea in Architettura. Dal 1975 si dedica completamente alla fotografia affermandosi presto come uno dei più validi fotografi italiani di paesaggi urbani. Legata all'uso del bianco e nero, la sua produzione è caratterizzata da un estremo rigore formale: nell'impostazione del fotogramma prevalgono spesso le linee, secondo una visione geometrica che accentua il carattere analitico della sua fotografia. Uno dei suoi primi lavori più noti è Milano, ritratti di fabbriche (1978-1980); nel 1984 è l'unico italiano invitato al progetto francese DATAR e nel 1991 partecipa a un progetto internazionale sulla città di Beirut distrutta dalla guerra. Il suo stile, pur non dando vita a una vera e propria scuola o tendenza, ha influenzato molti tra i fotografi di paesaggio più giovani. Negli ultimi anni lavora anche con il colore e a volte con nuove impostazioni visive, diverse dal suo stile geometrico. Innumerevoli le sue mostre e pubblicazioni. Foto     grafia & SPAZIO FOTOGRAFIA     a cura di Pio Tarantini Pio Tarantini TOP riContemporaneo.org Gabriele Basilico fotografato da Nora Raggio (C) (in ordine di arrivo) Questo numero è online dal 15 gennaio 2013 / Ultimo aggiornamento: 15 aprile  2013