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Enzo Maio
pittore
Ho letto con interesse quanto
scritto su “riprendiamoci il Contemporaneo” e devo dire che
condivido tutto, proprio tutto.
Poi ho guardato dietro l’angolo per vedere se c’era altro e mi sono
chiesto cosa vogliamo, forse uno spazio? Noi che non ci siamo
tagliati l’orecchio, che non abbiamo fatto il quadro blu che tanto
si intona alla parete, che amiamo Marguerite Yourcenar, che abbiamo
appena letto “Le nozze di Cadmo e Armonia” di Roberto Calasso,
vogliamo uno spazio? E perché? Perché mai i detentori del sistema,
così intenti a costruire questa diabolica dittatura dovrebbero
concederlo?
Un giorno dissi a Gioxe che noi siamo ‘tollerati’, lui ha replicato
‘ignorati’. Ma agli ignorati è riservato un minimo di pudore, ai
tollerati solo compassione. La globalizzazione pensa a tutti e a
tutto, e anche le nostre quattro lire che abbiamo in banca servono a
costruire bombe o a sfruttare bambini.
Ci può essere un’alternativa? Certo! Ma l’alternativa non siamo noi:
è e non può essere che Fabrizio Corona. Lui è estroso, ha un’idea
nuova e piace, conosce il meccanismo, ne usa le stesse armi e
combatte con le proprie unghie: quanto basta per essere l’artista
più rappresentativo sulla piazza. Noi facciamo pensare, siamo pochi
e anche noiosi, ma soprattutto non facciamo guadagnare: dunque?!
Siamo delle pulci che quando si muovono fanno sorridere o al massimo
procurano un leggero prurito che poi svanisce nel tempo. Perché
qualcuno dovrebbe occuparsi di noi? Noi parliamo in metri e il mondo
ci risponde in litri. Se chiedete da dove viene un formaggio vi
risponderanno dalla Galbani, pagare l’assicurazione è un premio, i
cibi contengono additivi, il pane miglioratore, la carne una
polverina bianca e i fiori, mi dice l’amica fioraia, non profumano
più.
Se ciò non bastasse si può aggiungere che a Corbera d’Ebre, dove è
sepolto un pensiero, i poveri rubano le pietre per ricostruirsi la
casa e importanti colleghi hanno seminato il rimanente di
installazioni che nessun salutare vandalo ha pensato di profanare.
Siamo forse catastrofici? Disfattisti? Comunisti? Può darsi. Ma se
mi dite di aver trovato il fiore profumato che stiamo cercando,
negherò tutto quanto ho detto sopra.
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data di pubblicazione in
questo sito
02/03/2011 |